L’olio di arachidi è sicuramente tra i più  utilizzati in cucina. E’ la sua composizione acidica a renderlo la scelta ideale nelle fritture e nelle preparazioni dolciarie. Largamente impiegato nella cucina thai e vietnamita,  anche in Occidente l’olio di arachidi si aggiudica il podio nella classifica delle preferenze degli chef.

E’ senz’altro inconfondibile per la sua sapidità e l’aroma ricco, caratterizzato da un sentore di noccioline tostate. Ricco di vitamine E, per proprietà organolettiche l’olio di arachidi è secondo solo all’olio d’oliva, al quale può essere alternato per un’alimentazione sana ed equilibrata.  Scopriamo in quali preparazioni regionali si sposa alla perfezione.

L’olio di arachidi: le proprietà

L’olio di arachidi viene prodotto dai semi della pianta Arachis hypogaea L, originaria del Sudamerica. L’olio è ottenuto tramite spremitura a pressione o raffinazione dei semi. La composizione è simile a quella dell’olio d’oliva, il colore è giallastro e il suo valore energetico è di 900 calorie ogni 100 grammi.

E’ un grasso privo di glutine, altamente versatile perché utilizzabile anche nei regimi alimentari gluten free. Etika punto di fumo dell’olio di arachidi è mediamente 170° C,  ma si avvicina ai 230° C negli oli non raffinati.  Questa resistenza ad elevate temperature ne previene l’irrancidimento e lo rende il grasso per eccellenza per una fritture inodore di pesce e verdure.

Il contenuto di vitamine E e K ne fa un valido antiossidante, un regolatore dei livelli di colesterolo e un amico nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, purché il consumo sia moderato.

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L’olio di arachidi: le ricette

L’olio di arachidi è consigliato nelle preparazioni dolci come grasso vegetale in sostituzione al burro, ma è nella frittura che fa la vera differenza, grazie alla sua alta resistenza al calore.

Scopriamo le ricette, i trucchi e le tecniche per una gustosa frittura in olio di arachidi!

Insormontabile classico della cucina italiana è la  parmigiana di melanzane, ricetta condivisa da Nord a Sud d’Italia con innumerevoli varianti a seconda della Regione. Per una frittura croccante e leggera, l’olio di arachidi deve essere portato ad una temperatura di 170° per poi immergervi le melanzane ben distanziate e rigorosamente fredde. Il tegame da utilizzare deve essere capiente, l’abbondanza dell’olio rispetto alla quantità di alimenti da trattare assicurerà la conservazione di una temperatura costante durante la frittura.

Tra le ricette svuotafrigo più croccanti, vi consigliamo le frittelle di verdure. L’impasto va fritto in padella, in un dito di olio. Per una doratura uniforme su ambo i lati, le frittelle vanno girate a metà cottura (3 min).

Gli amanti dei dolci avranno senz’altro assaggiato il churro, il re del lo street food iberico. Un composto simile alla pasta choux, fritto in forma di bastoncino e servito caldo con zucchero o cioccolato. Per una buona riuscita consigliamo una frittura rapida, intorno ai 5 minuti, e di estrudere i churro con un diametro non superiore ai 15 mm. La dimensione contenuta garantirà una frittura ben dorata e uniforme.

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La versatilità dell’olio di arachidi

L’olio di arachidi, per le sue proprietà emollienti e l’assenza di allergeni, è adatto anche all’uso cosmetico. E’ un buon alleato per la rigenerazione della pelle, può essere applicato per trattare la cute scottata e disidratata, ridurre le rughe e prevenire le smagliature.

E’ adatto anche al trattamento del cuoio capelluto in caso di desquamazione eccessiva: dopo una posa di 30 minuti si vedono i primi risultati. 

Somministrato come integratore, l’olio di arachidi è un buon depuratore naturale per l’intestino e regola la produzione ormonale. Ha proprietà infiammatorie se utilizzato nei massaggi, alleviando i dolori alla schiena.

 

Ecosole e l’impegno per riciclare l’olio

Quando friggete in casa, attenzione a smaltire correttamente l’olio! Se differenziato correttamente, l’olio alimentare esausto può essere recuperato e  trasformato in nuova risorsa, impiegata nella produzione di  biodiesel, lubrificanti e mangimi animali.

Ultimato il pasto, separate gli oli dai residui alimentari e conferiteli nei centri di raccolta comunali o presso le stazioni stradali.

Ecosole serve i cittadini da oltre un decennio ed  è garanzia di esperienza, qualità e sostenibilità. Se ha dell’olio da smaltire contattaci, sapremo consigliarti i punti di raccolta più vicini a te!